Il giovane Raskòlnikov, abbandonati gli studi, decide di uccidere una vecchia usuraia per dimostrare a se stesso di essere un uomo “eccezionale”, al di là del bene e del male. Rimasto travolto dal proprio atto e tormentato dalla coscienza del fallimento, si consegna spontaneamente alla giustizia, cedendo a quella stessa norma che credeva di poter travalicare. Colpa, condanna ed espiazione: questi i capisaldi di Delitto e castigo, romanzo “poliziesco” che trasforma il giallo di un delitto nel mistero insondabile dell’anima umana. Incentrato su un unico personaggio – l’omicida Raskòlnikov – e concepito da Dostoevskij per «scavare a fondo tutti i problemi» dello spirito umano, il romanzo si popola di molteplici figure, ognuna delle quali possiede una propria autonomia e compiutezza. Sullo sfondo, una città fantasma, San Pietroburgo, teatro infernale di un’umanità disperata, simbolo di un mondo sul ciglio dell’abisso.
| Dewey |
891.733 |
| N. di pagine |
416 |
| Altezza x Larghezza |
220
mm |
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| Letto |
SI |
| Collocazione |
To-Left-3 |
| Proprietario |
Zabot, Marco |
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| Inizio Lettura |
09/07/2010 |
| Fine Lettura |
18/07/2010 |
| Collocazione Mia |
To-left-3 |
| Da leggere |
No |
| Consultazione |
No |
| Num. Volte letto |
1 |
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