"Diceva Bertrand Russel che la matematica è quella scienza nella quale non si sa di cosa si parla, né se quello che si dice è vero. Russel, si sa, era un realista, un realismo che traspare anche dietro questa affermazione scherzosa solo fino a un certo punto. Se non altro, il fatto stesso di porsi la domanda: quello che dice la matematica è vero? implica la possibilità di verificare i teoremi che il matematico va faticosamente intessendo, confrontandoli con 'qualcosa' al di fuori del linguaggio, qualcosa di cui la matematica 'parla'". (Enrico Giusti)
| LoC Classification |
QA8.4 .G58 1999 |
| Dewey |
510/.1 |
| N. di pagine |
129 |
| Altezza x Larghezza |
220
x
150
mm |
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| Letto |
SI (19/06/2011) |
| Negozio |
Trebisonda |
| Collocazione |
To-S-2C |
| Proprietario |
Zabot, Marco |
| Collegamenti |
Library of Congress
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| Fine Lettura |
19/06/2011 |
| Collocazione Mia |
To-S-2C |
| Anobii |
42 |
| Da leggere |
No |
| Consultazione |
No |
| Num. Volte letto |
1 |
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La matematica: invenzione o scoperta?
Un gran bel libro che ti prende come un giallo.
Non fraintendete: è un libro che parla di matematica e geometria ed alcune nozioni sono necessarie,
Molto interessanti sono le note storico-matematiche che corredano il testo.
E' un excursus storico dell'evoluzione del pensiero matematico, con interessanti flash back alla tecnica dei matematici greci, ponendosi la domanda: invenzione o scoperta.
Non voglio anticipare la risposta.
Ma chiedetevi: se incontrassimo una intelligenza aliena, avremmo una matematica in comune ?