Sempre interessante vedere uno spaccato della società, dalle radici da cui proveniamo. E niente è più significativo del teatro popolare. Le diverse opere teatrali raccolte in questo libro vanno dal 1848 alla fine dell'800 e sono di diversi autori, alcuni molto famosi come Bersezio con suo "Le miserie ëd Monssù Travet" altri noti solo in campo regionale. Tutti sono ovviamente fustigatori dei vizi piccoli o grandi della società dei loro tempi. E guarda caso, molti di questi sono gli stessi oggi. Specie in campo politico.sociale.
Non posso che consigliarlo a coloro che sono in grado di leggere la lingua piemontese. La lettura è abbastanza facile. I termini desueti sono pochi ma un minimo inconveniente è dovuto alla grafia che è quella dell'800 quando tutti parlavano il piemontese (Non si faceva differenza nella scrittura tra 'o' e 'ò' ) ed in particolare con la scrittura, forse volutamente, in piemontese non ortodosso di "Ji mal nutrì".
Se i seve bon, i deuve leslo.