C'è un "mistero di Torino"? E quale? Che cosa nasconde la città della Sindone e dell'autoritratto di Leonardo, dei tecnici della Fiat e dei satanisti, di san Giuseppe Benedetto Cottolengo e del re lussurioso e scomunicato? Che cosa aleggia sotto Superga, tanto da provocare l'eccitazione delirante di Nietzsche e la folgorazione di de Chirico, che gli ispirò la pittura metafisica? Perché nessuna città è citata quanto questa da Nostradamus, che volle soggiornarvi? Perché è qui la maggiore raccolta di mummie e di libri egizi dei morti? Dove la condurrà un destino che, in pochi anni, l'ha portata sino a un milione e duecentomila abitanti e l'ha poi svuotata fin sotto i novecentomila? L'enigma di una "strana metropoli" è indagato da Vittorio Messori e Aldo Cazzull
N. di pagine |
496 |
Altezza x Larghezza |
200
x
130
mm |
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Letto |
SI |
Collocazione |
D3-to |
Proprietario |
Zabot, Marco |
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Inizio Lettura |
31/01/2011 |
Fine Lettura |
19/02/2011 |
Collocazione Mia |
D3-to |
Anobii |
40 |
Da leggere |
No |
Consultazione |
No |
Num. Volte letto |
1 |
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Torino come era e come è diventata
Un buon libro fatto di alti e bassi. Due ottimi scrittori che raccontano due diverse Torino. essendo coetaneo di Messori ho ripercorso con lui gli anni della mi ainfanzia e gioventù. Ovviamente mi è piaciuto.
Le diffuse considerazioni sulla politica torinese, sui suoi personaggi e sui suoi santi sono chiare, giuste ed apprezzate non ostante non condivida la posizione fideistica di Messori.
Insomma, un libro da leggere se si è torinesi e un libro da leggere se si vuol avere un'idea di quello che Torino era ed è!