l protagonista del libro è Guido Guerrieri, avvocato penalista in Bari, quarantenne single che ama parlare con un vecchio sacco da pugile rabberciato alla meglio con del nastro da pacchi e con il quale, dopo aver indossato i guantoni, tra un colpo e l'altro, si sfoga e si confida.
Un pomeriggio, mentre sta dando gli ultimi ripassi, non necessari, ad un ricorso che discuterà l'indomani a Roma in cassazione, Guerrieri riceve una telefonata da un amico, anche lui avvocato ma civilista. Il collega gli accenna di un caso molto particolare e ritiene che lui possa essere proprio la persona giusta al quale affidarlo. Sebbene titubante, Guerrieri accetta di incontrare l'amico e i suoi clienti. Si presentano in studio i coniugi Ferraro, persone benestanti della Bari che "conta". La loro figlia maggiore Manuela, studentessa ventiduenne che frequenta l'università nella capitale, è scomparsa da oltre sei mesi. A nulla sono servite le indagini dei carabinieri e della polizia, nemmeno il passaggio televisivo a Chi l'ha visto? è stato utile per far luce su quello che sembra un vero e proprio mistero. Manuela, di ritorno da un fine settimana trascorso con amici in un villaggio turistico molto "in" è scomparsa nel nulla dopo aver preso un treno in una stazioncina ferroviaria che doveva riportarla a Roma. Dopo un momento di incertezza sull'accettare o meno il caso che non gli sembra consono alla sua professione di avvocato, Guerrieri si lascia prendere dal mito dell'investigatore privato che, in fondo in fondo, serpeggia nelle sue fantasie.
Guerrieri inizia le indagini procedendo per tentativi: chiede aiuto a vecchie conoscenze dell'ambiente, fa sopralluoghi anche in ambienti in cui non dovrebbe, contatta le amiche e l'ex fidanzato, che però si nega mettendo in mezzo un avvocato ritenuto dal protagonista un "cretino intraprendente", cioè di quelli della specie più pericolosa. Pian piano emerge una storia di assunzione e spaccio di cocaina ristretto alla cerchia dei conoscenti. Filone che sembra ricondurre all'ex fidanzato. Girovagando sulla sua bicicletta nella Bari notturna, sia per distrarsi, sia per cercare informazioni, capita in un appartato locale gay, il Chelsea Hotel n. 2, che scopre essere gestito da una sua vecchia cliente. Vecchia, per modo di dire in quanto Nadia, la comproprietaria, è una avvenente quarantenne che dopo un breve trascorso come prostituta era stata arrestata in quanto coordinatrice di escort d'alto bordo. Guerrieri era riuscito a non farla condannare per un vizio di forma. Nel romanzo sono argomentate in modo convincente le motivazioni che indussero il protagonista ad accettarne la difesa, nonostante il problema morale che un caso del genere poneva. Tra i due nasce un’intesa del tutto platonica, fatta di un sentire comune. Di tutt'altra natura il rapporto che Guerrieri avrà con Caterina, la migliore amica di Manuela, ragazza disinibita e intraprendente che farà di tutto per sedurlo e seguirlo nelle indagini.
N. di pagine |
280 |
Altezza x Larghezza |
210
mm |
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Letto |
SI (25/12/2011) |
Proprietario |
Rita Travaglino |
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Prestato da |
Rita Travaglino |
Fine Lettura |
25/12/2011 |
Da leggere |
No |
Consultazione |
No |
Num. Volte letto |
1 |
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Un bel giallo, ben raccontato con interessanti riferimantento alla giustizia. Carofiglio( magistrato) non si smentisce.