Cosa significa crescere nell'America degli anni Cinquanta? In questo suo nuovo "memoir", Bryson si muove a ritroso alla ricerca di quegli anni e di quei luoghi, di un'America felice per vocazione, fiduciosa di sé e del proprio luminoso futuro. Erano gli anni Cinquanta, tutto sembrava bello e possibile,anche le sigarette parevano non poter far altro che bene, così come il DDT e l'energia nucleare; le case si riempivano di elettrodomestici, c'era addirittura chi proponeva (sul serio) di usare i razzi per velocizzare gli invii della posta celere. E Bryson viaggia, cinquant'anni dopo, in quel mondo perduto, raccontandocene aneddoti e personaggi, facendo rivivere i sogni di una generazione e di un'infanzia fortunata, ridando fiato e respiro a un passato che è il suo personale, vissuto a Des Moines, Iowa.
| Dewey |
818.5403 |
| N. di pagine |
320 |
| Altezza x Larghezza |
220
x
140
mm |
|
|
| Regalato da |
Elena Fornari |
| Fine Lettura |
03/04/2013 |
| Collocazione Mia |
To-Left-2 |
| Numero |
S-003 |
| Da leggere |
No |
| Consultazione |
No |
| Num. Volte letto |
1 |
|
Un libro piacevole che suscita un sacco di ricordi a chi come me quegli anni, i favolosi 50, li hanno vissuti.
Divertente, autobiografico, lo si può comprendere meglio se si è letto anche il libro, successivo, America perduta.