Sulle montagne di un non meglio specificato villaggio dell'Oregon vivono i sette fratelli Pontipee, tutti giovani e ancora scapoli, preoccupati più di spaccar legna e menar le mani che non di trovar moglie.
Adamo, il fratello maggiore, si rende conto che una presenza femminile è indispensabile, soprattutto per tenere la baita pulita e per poter mangiare dei pasti decenti. Di conseguenza, quando scende al villaggio a valle per acquistare provviste, decide di trovare la sua futura moglie. La ricerca lo porta a conoscere Milly, la cameriera dell'osteria-locanda del villaggio: tra i due scocca il colpo di fulmine, coronato da immediate nozze.
Durante il viaggio per raggiungere la dimora dei Pontipee, Adamo non rivela a Milly dell'esistenza dei fratelli. Non appena messo piede nella casa del marito, Milly si rende conto della verità, o almeno di quella che sembra essere tale: Adamo l'ha sposata solo per avere una sorta di domestica per sè e per i suoi fratelli... solo la decisione di Adamo di dormire su di un albero, per lasciarla tranquilla, la persuade dei veri sentimenti del marito e del suo rispetto verso di lei.
I primi giorni non sono comunque facili: i fratelli Pontipee sono ben poco avvezzi alle buone maniere a tavola e alla pulizia personale e degli abiti... ma la buona cucina di Milly e le sue drastiche maniere (laddove occorrano, per correggere le loro cattive abitudini) cominciano ad avere positivi effetti sul comportamento del marito e dei suoi fratelli. Milly insegna ai cognati a ballare e a corteggiare le ragazze con galanteria e finezza.
Arriva il giorno della festa del paese: Milly, Adamo e gli altri sei scavezzacolli (finalmente sbarbati, ripuliti e vestiti adeguatamente per l'occasione) scendono al villaggio, dove è in programma una gara di velocità con i giovanotti della valle, che consiste nella costruzione di un magazzino in legno. La competizione è preceduta da un ballo, durante il quale i Pontipee dimostrano la propria abilità alle ragazze che hanno appena conosciuto e iniziato a corteggiare. La gara per la costruzione del magazzino, il cui premio è una deliziosa vitellina, finisce in una gigantesca rissa: i Pontipee, invisi ai giovanotti del villaggio per le conquiste che i fratelli di Adamo hanno fatto in brevissimo tempo tra le ragazze, finiscono per fare a pugni con i rivali, con la conseguenza che l'abbozzo di magazzino appena tirato su finisce distrutto e sul terreno rimangono parecchi valligiani pesti e malconci.
Tornati alla loro baita in montagna, Milly si prende cura dei cognati feriti, applicando bistecche sugli occhi per curare i lividi dei pugni e impacchi di acqua e sale per disinfettare le ferite. I fratelli di Adamo non hanno comunque altro pensiero che le ragazze incontrate al villaggio... ognuno di loro, nel suo cuore, ha già scelto la sua futura consorte, ma nessuno di loro osa farsi avanti: tutti sanno che i genitori delle ragazze non acconsentirebbero mai al matrimonio con dei taglialegna di montagna.
Adamo, tra il comprensivo e il derisorio, ricorda loro la storia del ratto delle Sabine e li istiga a regolarsi allo stesso modo... una volta che le ragazze saranno state rapite e portate nella loro baita, i loro genitori non potranno più opporsi al matrimonio.
Detto fatto, i fratelli si organizzano e portano a compimento il "sequestro", ma con una dimenticanza gravissima: non rapiscono il pastore protestante che dovrebbe sanzionare le unioni.
Le ragazze dovranno così trascorrere mesi e mesi nella casa dei Pontipee, poiché il passo tra le montagne che porta al villaggio è stato ostruito da una valanga e solo il disgelo primaverile potrà ristabilire i collegamenti.
Milly è furente per l'accaduto e se la prende con Adamo, che ha istigato i fratelli; le ragazze sono furenti con i sei fratelli... e i sei fratelli vengono sfrattati di casa da Milly ed obbligati da quest'ultima a dormire nella stalla, per rispetto delle ragazze. Frattanto Adamo, rabbioso per le terribili parole della moglie, decide di andarsene e svernare in una baita in alta montagna.
I mesi passano, le ragazze cominciano a conoscere meglio e ad apprezzare i sei uomini, e arriva la primavera... ed i genitori delle rapite, non appena il passo di montagna risulta aperto, non pongono tempo in mezzo e radunano concittadini, cavalli ed armi per andare a riprendersi le figlie. I Pontipee, ricondotti alla ragione da Adamo (nel frattempo ritornato e scopertosi padre di una bimba che Milly ha da pochi giorni dato alla luce) prendono la decisione di riconsegnare le ragazze pacificamente. Non possono correre il rischio di ferire, durante una eventuale sparatoria, i parenti delle sei giovani.
Ma le sei ragazze non intendono ritornare dai parenti e si impuntano per restare con i loro ragazzi; i Pontipee devono acciuffarle per ogni dove, così da poterle caricare sul carro e riportarle al villaggio. Proprio durante questa generale colluttazione arrivano i parenti, che credono le loro figlie vittime di violenza e bloccano i fratelli tenendoli sotto il tiro dei fucili.
Proprio nel momento critico si sente echeggiare il pianto della figlioletta di Milly e Adamo.
Di chi sarà mai quella creatura? Il pastore, che ha accompagnato i suoi concittadini, credendo che il neonato sia di una delle ragazze, le incoraggia a confessare... "Ragazze, siamo vostri parenti, vi vogliamo bene... poco fa abbiamo sentito piangere un bambino, di chi è?" ricevendone in risposta un corale "MIO!".
Non potendo sapere che la piccola è figlia dell'unica coppia già legittimamente sposata, le nozze riparatrici si rendono obbligatorie per tutte e sei le ragazze e per i sei fratelli, che raggiungono Adamo e Milly nel felice universo del matrimonio. |