Albert Di Salvo, un operaio schizofrenico, uccide ben dodici donne in stato di semincoscienza. Quando riesce a confessare, sprofonda in una catatonia senza speranza e muore in un manicomio criminale. Senza mai cadere in inutili sentimentalismi, R. Fleischer racconta il caso vero di un uomo sdoppiato, con molta serietà e con umana pietà, evitando forzature melodrammatiche. Ottimo T. Curtis. La puntigliosa sceneggiatura di E. Anhalt è cavata da un libro di Gerold Frank di taglio giornalistico su avvenimenti che si svolsero a Boston negli anni '60. |