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Un uomno da marciapiede (1969)
Copertina Attore
Dustin Hoffman Ratso
Jon Voight Joe Buck
Sylvia Miles Cass
John McGiver Mr. O'Daniel
Brenda Vaccaro Shirley
Barnard Hughes Towny
Ruth White Sally Buck - Texas
Jennifer Salt Annie - Texas
Gilman Rankin Woodsy Niles - Texas
Gary Owens Little Joe - Texas
Dettagli del film
Titolo originale Midnight Cowboy
Genere Drammatico
Regista John Schlesinger
Produttore Jerome Hellman; Kenneth Utt
Autore Waldo Salt; James Leo Herlihy
Lingua Italiano
Censura TV-MA
Durata 113 min.
Nazione USA
Colori Colore
Valutazione IMDB 8.0
Trama
Un cowboy a New York [modifica]

Il film narra la storia di un giovane texano, Joe Buck (Jon Voight), il quale, stanco della sua vita noiosa e piena di brutti ricordi e del suo lavoro di lavapiatti in una tavola calda, decide di partire per New York. Nella Grande Mela Joe, nelle vesti di un cowboy da rodeo, spera di guadagnarsi da vivere facendo il gigolò, in quanto, per sua stessa ammissione, l'unica cosa che gli riesce bene è fare l'amore (è un ragazzone alto, biondo, e con un certo fascino, molto bravo a letto). I primi tempi a New York si rivelano però poco soddisfacenti: il fare spaccone, che lo rende ridicolo, e l'incapacità di approcciarsi alle clienti, non procurano soldi a Joe. La prima volta che va a letto con una donna (Sylvia Miles), ignara del suo lavoro di "stallone di professione", si rivela un disastro: infatti quando le va a chiedere il compenso la donna scoppia in lacrime e alla fine paradossalmente è Joe a darle dei soldi (per quietarla e farle passare la crisi), imbarazzato e stupito.

Joe e Rico [modifica]

Un giorno Joe incontra in un bar Enrico Salvatore Rizzo (Dustin Hoffman), detto "Sozzo", anche se lui preferisce il soprannome non dispregiativo "Rico"; italoamericano, Rizzo è zoppo, figlio di un lustrascarpe, che tira avanti, malamente, con piccole truffe e raggiri. Rizzo però si presenta a Joe come un suo possibile amico: dietro pagamento di 20 dollari, gli organizza un incontro con un tale, a suo dire in grado di aiutarlo nella sua attività di accompagnatore. Come scoprirà a suo spese il presunto "intermediario" altro non è che un maniaco religioso. Da quel momento le cose per Joe vanno sempre peggio: senza soldi, è costretto a lasciare la sua camera, e i proprietari della stessa gli prendono i bagagli fino a che non potrà pagare. Davanti al giovane texano si pone anche la terribile prospettiva di tornare a fare il lavapiatti: disperato, Joe cerca di prostituirsi con gli uomini, ma il suo unico cliente è un giovane studente senza soldi.

Quasi per caso Joe ritrova Enrico all'interno di una tavola calda, su cui si getta con rabbia nel tentativo di riavere i suoi soldi: Rizzo però è al verde, ma nonostante ciò si offre di aiutare il ragazzo, ospitandolo nella sua "casa", ovvero uno scalcinato appartamento in un palazzo pericolante destinato alla demolizione. Inizia così un periodo in cui i due uomini cercano di tirare avanti dandosi vicendevolmente una mano: Joe aiuta Rico nelle sue "attività" (piccoli furti e raggiri...) mentre l'italoamericano cerca di aiutare, senza successo, il texano nel suo lavoro di stallone. Nonostante i tentativi di "sopravvivenza urbana" dei due le cose però non vanno bene, il cibo è sempre meno, l'appartamento non offre protezioni al freddo invernale, Joe non riesce a trovare clienti, mentre Rizzo vede aggravarsi le sue già precarie condizioni di salute. Nonostante tutto tra i due si instaura una forte amicizia, che aiuta Joe a dimenticare i brutti ricordi del passato e ad Enrico la sua vita di malfermo e malato, sognando un giorno di andare in Florida.

Il party e il viaggio [modifica]

Un giorno una bizzarra coppia incontra Rizzo e Joe in una tavola calda, e invita il secondo ad un party: i due uomini si ritrovano così ad una festa in un clima surreale warholesco, dove Joe incontra Shirley (Brenda Vaccaro), che accetta, su proposta di Enrico, di pagare 20 dollari per passare la notte con il giovane stallone texano. Dopo le prime difficoltà a letto, Joe, punzecchiato dalla donna sulla sua presunta omosessualità, si riprende e i due passano una notte di sesso fantastico, tanto che al mattino Shirley combina per alcuni giorni dopo un incontro tra Joe ed una sua amica. Quando però, raggiante e ottimista sul futuro, Joe torna nell'appartamento, trova Rico febbricitante e non in grado di camminare. Rizzo si rifiuta di ricevere assistenza, ma insiste per realizzare il suo sogno, andare a Miami: uno scosso Joe esce dall'appartamento, con l'intento di racimolare i soldi necessari per la corriera. Alla ricerca di un cliente, viene invitato in albergo da un certo Towny (Barnard Hughes), che però, all'ultimo minuto, si pente di quello che sta per fare e lo manda via: Joe però ha bisogno di denaro, e, dato che l'uomo, molto scosso, non gli da che alcuni spiccioli e un medaglione di San Cristoforo (patrono dei viaggiatori), si prende il denaro con la forza, picchiando e mettendo la cornetta del telefono nella bocca dell'uomo. (Non è chiaro se lo uccida, e anche in seguito, su domanda esplicita di Rizzo, Joe afferma che non ne vuole parlare).

Con i soldi Joe compra due biglietti per la Florida e, caricato Rico sulla corriera, partono insieme: nonostante le condizioni di Rico, Joe cerca di fare di tutto per rendere migliore la loro situazione. Dopo che il compagno si è urinato addosso, Joe scende ad una sosta e compra vestiti nuovi per l'amico e per se stesso (abbandonando così la sua identità da cowboy): tornato sulla corriera comincia a parlare del futuro, ma poco dopo si accorge che Rico è morto. Il film si chiude con un Joe pensieroso che guarda fuori dal finestrino al paeseggio della Florida, con il corpo dell'amico vicino, mentre la corriera si appresta ad arrivare a destinazione.

Il passato di Joe ed Enrico [modifica]

Il film fonda buona parte del suo successo sulle eccellenti intepretazioni di Hoffman e Voight, bravissimi a rendere la profondità dei loro personaggi e la loro sofferenza durante tutto l'arco del film, sofferenza per la situazione presente ma anche per le tribolazioni subite nel passato.

Joe Buck infatti, dietro l'apparenza di un giovane cowboy spaccone, amante del sesso, rivela un passato burrascoso, che affiora a tratti tramite flashback, da cui si può ricostruire la sua storia, prima della partenza dal Drive-In in cui lavava i piatti. Joe ricorda con terrore il momento in cui il padre lo battezzò nel fiume, tanto che in entrambi gli episodi in cui si trova a contatto con la religione (prima il maniaco "indirizzatogli" da Rico e poi il medaglione che Towny gli vuole regalare) perde la ragione: nel primo caso fugge via e nel secondo si accanisce con il pover'uomo. Joe ha avuto una vita povera di amore, senza genitori (la madre lo ha abbandonato), custodito dalla nonna (Sally), che lo amava ma che spesso lo lasciava solo per andare dai suoi amanti (uno di essi, Woodsy Niles, un vaccaro, gli fece in un certo senso da padre). Il secondo amore della vita di Buck fu Annie, una ragazza dai facili costumi che però riesce a cambiare grazie all'amore di Joe, anche se ciò provoca dissapori nella cittadina dove abitavano. Un giorno i due vengono sorpesi a fare l'amore in auto: sono allora presi e stuprati entrambi, dopodiché Annie viene mandata in un instituto per malati di mente. Annie rimane però sempre presente nella mente e nel cuore di Joe, assieme ai ricordi dei momenti felici passati insieme e delle parole di lei.

La triste storia di Rico invece è lo stesso italoamericano a raccontarla all'amico: il padre era un povero lustrascarpe, analfabeta, morto per aver respirato troppo lucido, sorte che il figlio si rifiuta quindi di seguire, nonostante i problemi respiratori e l'infermità.

Aspetti controversi [modifica]

Per il 1969, anno in cui la pellicola fu distribuita, molte scene di sesso e nudità del film risultarono scioccanti, per quanto non vi fossero nudi integrali, e le scene di sesso e stupro (quello di Anne e di Joe) non mostrassero nulla di scandoloso. Di fatto però la MPAA decise di porre un X-rating (l'attuale NC-17) al film, valutazione che alcuni anni dopo sarebbe diventata distintiva dei soli prodotti dell'industria pornografica. "Un uomo da marciapiede" divenne così l'unico film di X-rating a aggiudicarsi un premio Oscar. Da rilevare comunque che nel 1970 la United Artists, la casa di produzione, ottenne il declassamento a R-rating (Restricted) della pellicola, che fece aumentare il numero di cinema che lo proiettavano.

Per l'epoca risultarono quantomeno inusuali per un film i temi dell'omosessualità esplicitamente trattati, compresa la scena al cinema in cui Joe si prostituisce con il giovane studente.

Il party warholiano [modifica]

Verso la fine del film Joe Buck e Enrico Rizzo capitano in modo alquanto causale (Joe riceve un invito mentre era seduto con Rico a mangiare in una tavola calda) ad un party warholiano: in un certo senso lo spettatore si trova davanti una descrizione abbastanza fedele dei celebri incontri nello studio "The Factory" di Warhol nella Grande Mela. Nudità, anfetamine, droghe di vari tipi, sigarette, transgender, proiezioni di pellicole "surreali" contribuiscono a dare un'idea di quello che erano i party che si tenevano a quell'epoca, ritenuti socialmente deprecabili e condannati moralmente da più parti. A rendere ancora più realistica la rappresentazione durante la festa ci sono vari camei da parte di alcune delle cosiddette Warhol Superstars (Ultra Violet, Viva Auder, Taylor Mead), un gruppo di "celebrità" che lo stesso Warhol "creava" facendoli apparire al suo fianco e in alcuni suoi lavori, mentre loro stessi generavano pubblicità per l'artista.

Lo spaccato offerto dalla pellicola è sicuramente molto importante perché mostra al grande pubblico una realtà artistica, per quanto particolare, legata ad uno degli artisti più importanti e discussi del ventesimo secolo: Andy Warhol.
Dettagli personali
Visto
Indice 2008
Stato della collezione In collezione
Posizione T2-Attori
Collegamenti IMDB
Qualità 99
Dettagli del prodotto
Formato DivX
Regione Region 1
Nr di dischi/nastri 2
Note
John Barry, supervisore per la colonna sonora, ricevette il Grammy per il miglior tema strumentale, mentre il brano "Everybody's Talkin" (che compare varie volte durante il film), scritto da Fred Neil, fece vincere a Harry Nilsson un Grammy nella categoria miglior performance vocale maschile.

Schlesinger scelse "Everybody's Talkin" tra una rosa di altri possibili brani, tra cui "I Guess the Lord Must Be in New York City" (sempre di Nilsson), "Cowboy" di Randy Newman,e "Lay Lady Lay" di Bob Dylan. Anche la canzone "He Quit Me", di Warren Zevon (che, con il titolo di "She Quit Me", fu inclusa nell'album di esordio del cantante, "Wanted Dead or Alive") compare nella pellicola.