Raymond Carver è unanimemente riconosciuto come un classico della letteratura americana del Novecento. Ciò che rende rivoluzionaria la sua scrittura è l'attenzione alla gente di tutti i giorni, non bella, non ricca, non eroica: vite quotidiane, fatte di dolore sottile e piccole illuminazioni, che i romanzi troppo spesso trascurano. Carver, viceversa, ha saputo descriverle con uno stile limpido e potente, capace di conquistare nel corso degli anni i lettori di tutto il mondo e di ispirare un'intera generazione di narratori. "Cattedrale" è considerato il suo capolavoro: dodici racconti di straordinaria intensità emotiva (lo stesso autore li definì i suoi "più pieni, più ricchi, più generosi") ambientati in sale d'aspetto e vagoni di treno, salotti modesti e corsie d'ospedale: luoghi apparentemente banali che diventano teatro di storie commoventi e indimenticabili. Tanto che da queste pagine il regista Robert Altman ha tratto alcuni episodi di "America Oggi"
| N. di pagine |
219 |
| Altezza x Larghezza |
200
x
135
mm |
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| Fine Lettura |
27/06/2011 |
| Collocazione Mia |
To-Left-2 |
| Numero |
A-007 |
| Da leggere |
No |
| Consultazione |
No |
| Num. Volte letto |
1 |
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Non si può dire che non scriva bene, solo che...
E' un libro ch epotete leggere in due occasioni:
A) siete euforici, tutto vi va a meraviglia. Leggetelo così tornerete coi piedi sulla terra.
B) siete a terra, tutto vi va storto. Leggetelo e capirete che le cose potrebbero essere anche peggio.
Insomma, non è un libro leggero e da ombrellone. tratta della vita di tutti i giorni. Proprio così come è e non come vorreste fosse.
ebbene sì, facciamoci del male e leggiamolo.
| Titolo |
Autore |
Pagina iniziale |
N. di pagine |
| Penne |
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7 |
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| La casa di Chef |
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31 |
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| Conservazione |
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37 |
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| Lo scompartimento |
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49 |
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| uNA COSA PICCOLA MA BUONA |
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61 |
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| Vitamine |
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89 |
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| Attento |
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107 |
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| Da dove sto chiamando |
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121 |
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| Il treno |
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141 |
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| Febbre |
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151 |
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| La briglia |
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179 |
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| Cattedrale |
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201 |
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