Nell'assolato e labirintico scenario di un'isola deserta dei Tropici, un misterioso scienziato e la sua corte di amici ripercorrono un'antica illusione degli umani: sottrarsi attraverso l'arte alla corruttibilità della vita e divenire pura Forma. Ma l'immortalità dei personaggi passa necessariamente per la loro morte, a cui segue di poco quella del narratore,involontario testimone degli eventi. L'eternità toccherà solo al suo racconto,dove si scrive il ricordo dei fatti: "Queste righe rimarranno immutabili". Introduzione di Jorge Louis Borges.
| N. di pagine |
146 |
| Altezza x Larghezza |
190
x
130
mm |
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| Letto |
SI |
| Collocazione |
To-S-1A |
| Data acquisto |
18/04/2014 |
| Proprietario |
Zabot, Marco |
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| Inizio Lettura |
27/03/2008 |
| Fine Lettura |
30/03/2008 |
| Collocazione Mia |
To-S-1A |
| Da leggere |
No |
| Consultazione |
No |
| Num. Volte letto |
1 |
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Come dice Borges nella sua introduzione, è difficile scrivere un libro senza azione, pressoché privo di dialoghi. Casares ci riesce benissimo. E la sua lettura è avvincente anche per un lettore che ama esattamente il contrario. E Borges, che non è certo un critico tenero, giudica l'opera dell'amico Casaresperfetta.
Forse non perfetta ma certo molto piacevole.