La pelle è un romanzo dello scrittore italiano Curzio Malaparte, pubblicato nel 1949. Narra dell'occupazione alleata in Italia dal 1943 al 1945.
Nel 1950 il libro venne condannato dal Vaticano e messo all'Indice dei libri proibiti (Index Librorum Prohibitorum)[1].
Nel romanzo, ambientato in massima parte a Napoli, Malaparte pone in contrasto l'innocenza (e ingenuità) dei soldati americani con la disperazione e corruzione degli italiani sconfitti; soprattutto mette in dubbio le facili interpretazioni moralistiche del conflitto.
Il libro attinge molto, come il precedente Kaputt, all'esperienza di guerra dell'autore, che dal novembre 1943 al marzo 1946 svolse le funzioni di ufficiale di collegamento aggregato all'Alto Comando Americano in Italia (Kaputt è invece basato sulle esperienze di Malaparte sul fronte russo, dove era nella doppia veste di ufficiale del Regio Esercito e corrispondente del Corriere della Sera).
Da questo romanzo è stato tratto il film omonimo del 1981, diretto da Liliana Cavani.
LoC Classification |
PQ4829.A515 .P4 1967 |
N. di pagine |
333 |
Altezza x Larghezza |
180
mm |
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Letto |
SI (12/12/2011) |
Collocazione |
Biblioteca CP |
Proprietario |
Biblioteca CP |
Collegamenti |
Library of Congress
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Fine Lettura |
12/12/2011 |
Collocazione Mia |
Biblioteca CP |
Da leggere |
No |
Consultazione |
No |
Num. Volte letto |
1 |
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1943. Gli americani arrivano a Napoli. Loro i vincitori, noi i vinti. Ma cosa è meglio? Malaparte su questo tema torna e ritorna in una serie di episodi della sua vita durante quegli anni, fino alla liberazione. Assolutamente da leggereper avere un quadro di quegli anni.