Racconto Di Un Naufrago
Gabriel Garcia Marquez
A. Mondadori (1994)
In Raccolta
#279
6*
Romanzo
Copertina Spessa 9788804392569
Italian
L'opera racconta le disavventure di Luis Alejandro Velasco, marinaio della marina colombiana, caduto in mare dalla sua nave, il cacciatorpediniere A.R.C. "Caldas". La nave era salpata il 22 febbraio 1955 dal porto di Mobile in Alabama, diretta a Cartagena, in Colombia. Il 28 febbraio lui e altri sette membri dell'equipaggio vengono gettati in mare da un'onda, che dà l'ultimo colpo ad una nave la cui stabilità è minata dalla presenza di un carico di frigoriferi, lavatrici, radio e televisori. Da allora comincia l'odissea del naufrago, che deve lottare con tutte le sue forze contro le molteplici avversità dei suoi dieci giorni in mare. Caduto dalla nave, Luis riesce a salire su una zattera, anch'essa caduta dalla "Caldas". Dopo aver visto quattro suoi compagni annegare, inizia un periodo di totale solitudine. I nemici di Luis sono vari: il sole che, assieme all'acqua salata, gli brucia la pelle, la sete, la fame e gli squali. Per non perdere del tutto la cognizione del tempo, Luis decide di incidere una tacca nella zattera per ogni giorno trascorso in mare. Sono pochi gli oggetti che riesce a portare con sé: una chiave, un orologio, una catenina della Madonna e alcune cartoline. Tra gli avvistamenti di aerei e navi che si rivelano infruttuosi, e le visioni del fantasma di uno dei suoi compagni, Jaime Manjarrés, Luis cerca di procurarsi una qualsiasi fonte di nutrimento. Ci prova in vari modi: sia mangiando le cartoline che ha portato con sé, sia provando a mangiare le sue scarpe. Si rivelano inutili sia l'uccisione di un gabbiano, perché Luis è sopraffatto dal senso di colpa e dal disgusto per le interiora dell'animale, sia la cattura di un grosso pesce, del quale riesce a mangiare solo una piccola parte, mentre il resto viene divorato dagli squali che, nel racconto, arrivano sempre alle cinque del pomeriggio. Proprio mentre è preda della disperazione più profonda, al punto da desiderare di morire, Luis avvista la terra. Con un ultimo sforzo riesce a raggiungere la riva a nuoto. Inizialmente pensa di essere in terra straniera, ma ben presto scopre di trovarsi proprio in Colombia. « Mi distesi, moribondo, sulla terra tiepida e dura, e stetti lì senza pensare a nulla, senza ringraziare nessuno, neanche rallegrarmi di essere riuscito a raggiungere a forza di volontà, di speranza e di implacabile voglia di vivere, un angolo di spiaggia silenziosa e sconosciuta. » (Luis Alejandro Velasco raggiunge la terraferma) Sulla spiaggia viene soccorso da alcune persone, che si prendono cura di lui, prima trasportandolo al vicino villaggio di Mulatos, poi alla cittadina di San Juan de Urabá, dove viene visitato da un medico. Al ritorno a Cartagena, durante i giorni trascorsi in ospedale, riceve la visita di alcuni giornalisti ai quali era vietato fargli domande. Solo un giovane giornalista, spacciandosi per uno psichiatra, riesce a fargli disegnare una nave e una casa di campagna, che il giorno dopo vengono pubblicate sul giornale per il quale lavora il coraggioso cronista. Al suo ritorno in patria, Velasco è acclamato come un eroe, anche se egli non si sente tale solo per essere riuscito a sopravvivere su una zattera per dieci giorni. Le agenzie pubblicitarie fanno a gara per garantirsi i suoi servizi come testimonial delle pubblicità di alcuni prodotti. Insieme ai compensi dei pubblicitari, e a quelli per aver concesso i diritti per la trasmissione via radio della sua storia, Luis riesce a guadagnare quasi diecimila pesos. « C'è della gente che mi dice che questa storia è una fantasia inventata. Io gli rispondo: "Ma allora, cosa credete che abbia fatto per dieci giorni in giro per il mare?" » (La fine del racconto del naufrago) __________________________________________ L'opera racconta le disavventure di Luis Alejandro Velasco, marinaio della marina colombiana, caduto in mare dalla sua nave, il cacciatorpediniere A.R.C. "Caldas". La nave era salpata il 22 febbraio 1955 dal porto di Mobile in Alabama, diretta a Cartagena, in Colombia. Il 28 febbraio lui e altri sette membri dell'equipaggio vengono gettati in mare da un'onda, che dà l'ultimo colpo ad una nave la cui stabilità è minata dalla presenza di un carico di frigoriferi, lavatrici, radio e televisori. Da allora comincia l'odissea del naufrago, che deve lottare con tutte le sue forze contro le molteplici avversità dei suoi dieci giorni in mare. Caduto dalla nave, Luis riesce a salire su una zattera, anch'essa caduta dalla "Caldas". Dopo aver visto quattro suoi compagni annegare, inizia un periodo di totale solitudine. I nemici di Luis sono vari: il sole che, assieme all'acqua salata, gli brucia la pelle, la sete, la fame e gli squali. Per non perdere del tutto la cognizione del tempo, Luis decide di incidere una tacca nella zattera per ogni giorno trascorso in mare. Sono pochi gli oggetti che riesce a portare con sé: una chiave, un orologio, una catenina della Madonna e alcune cartoline. Tra gli avvistamenti di aerei e navi che si rivelano infruttuosi, e le visioni del fantasma di uno dei suoi compagni, Jaime Manjarrés, Luis cerca di procurarsi una qualsiasi fonte di nutrimento. Ci prova in vari modi: sia mangiando le cartoline che ha portato con sé, sia provando a mangiare le sue scarpe. Si rivelano inutili sia l'uccisione di un gabbiano, perché Luis è sopraffatto dal senso di colpa e dal disgusto per le interiora dell'animale, sia la cattura di un grosso pesce, del quale riesce a mangiare solo una piccola parte, mentre il resto viene divorato dagli squali che, nel racconto, arrivano sempre alle cinque del pomeriggio. Proprio mentre è preda della disperazione più profonda, al punto da desiderare di morire, Luis avvista la terra. Con un ultimo sforzo riesce a raggiungere la riva a nuoto. Inizialmente pensa di essere in terra straniera, ma ben presto scopre di trovarsi proprio in Colombia. « Mi distesi, moribondo, sulla terra tiepida e dura, e stetti lì senza pensare a nulla, senza ringraziare nessuno, neanche rallegrarmi di essere riuscito a raggiungere a forza di volontà, di speranza e di implacabile voglia di vivere, un angolo di spiaggia silenziosa e sconosciuta. » (Luis Alejandro Velasco raggiunge la terraferma) Sulla spiaggia viene soccorso da alcune persone, che si prendono cura di lui, prima trasportandolo al vicino villaggio di Mulatos, poi alla cittadina di San Juan de Urabá, dove viene visitato da un medico. Al ritorno a Cartagena, durante i giorni trascorsi in ospedale, riceve la visita di alcuni giornalisti ai quali era vietato fargli domande. Solo un giovane giornalista, spacciandosi per uno psichiatra, riesce a fargli disegnare una nave e una casa di campagna, che il giorno dopo vengono pubblicate sul giornale per il quale lavora il coraggioso cronista. Al suo ritorno in patria, Velasco è acclamato come un eroe, anche se egli non si sente tale solo per essere riuscito a sopravvivere su una zattera per dieci giorni. Le agenzie pubblicitarie fanno a gara per garantirsi i suoi servizi come testimonial delle pubblicità di alcuni prodotti. Insieme ai compensi dei pubblicitari, e a quelli per aver concesso i diritti per la trasmissione via radio della sua storia, Luis riesce a guadagnare quasi diecimila pesos. « C'è della gente che mi dice che questa storia è una fantasia inventata. Io gli rispondo: "Ma allora, cosa credete che abbia fatto per dieci giorni in giro per il mare?" » (La fine del racconto del naufrago)
Dettagli prodotto
Dewey 863
N. di pagine 136
Altezza x Larghezza 190 x 110  mm
Dettagli personali
Letto SI (14/06/2014)
Collocazione D1-to
Proprietario Da Garage Rita
User Defined Fields
Fine Lettura 14/06/2014
Collocazione Mia D1-to
Da leggere No
Consultazione No
Num. Volte letto 1
Note
Molto interessante la premessa: La storia di questa storia. Per il resto una buona storia ben raccontata e con un finale sospeso, come ovvio visto che si tratta della racconlta degli articoli del giornale.