Vienna, 1791. In una fredda notte di dicembre, a soli trentacinque anni, il grande compositore Wolfgang Amadeus Mozart, stella di prima grandezza dell'Illuminismo e membro devoto della gilda massonica, muore. Solo sei settimane prima aveva confidato alla moglie il sospetto che qualcuno avesse cercato di avvelenarlo. C'è chi parla di tradimento, chi di bancarotta, chi addirittura di omicidio. Sua sorella Nennerl, giunta a Vienna per rendere omaggio al fratello e per cercare di chiarire le circostanze della sua scomparsa, non vuole dare ascolto ai pettegolezzi. Chi, se non un pazzo, potrebbe mai pensare di avvelenare un genio? Eppure, seguendo gli indizi che Wolfgang ha lasciato prima di morire - uno spartito e una pagina strappata dal suo diario - Nennerl si mette sulle tracce di un inquietante segreto: una cospirazione massonica che coinvolge le più alte sfere della società viennese e perfino gli ufficiali dei servizi segreti prussiani. E proprio ascoltando Il flauto magico, l'ultima affascinante opera del fratello, Nennerl si rende conto che dentro quelle arie immortali Mozart forse ha nascosto un terribile messaggio.
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Prestato da |
Rita Travaglino |
Fine Lettura |
10/05/2013 |
Da leggere |
No |
Consultazione |
No |
Num. Volte letto |
1 |
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Un brillante romanzo sulla morte di Mozart. Qui si presume, possibile?, che la morte sia avvenuta per avvelenamento è assai dubbio. Che la massoneria c'entri pure. Il romanzo resta interessante e ... possibile (anche se la sorella non andò mai a Vienna)
Vedasi:
http://www.rodoni.ch/proscenio/cartellone/zauberflote/m…
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Le teorie sull'avvelenamento di Mozart si basano soprattutto sul rapporto causa-effetto. Da un punto di vista medico sono superflue, in quanto le possibili cause naturali della morte di Mozart sono moltissime. L'avvelenamento da mercurio e il meno probabile, in quanto Mozart non presentava nessuno dei segni tipici del mercurialismo cronico. L'acqua toffana (piombo) sarebbe più difficile da escludere per i biografi, ma l'affollamento nella stanza di Mozart non avrebbe lasciato molte occasioni al presunto avvelenatore. Le scarne relazioni di Mozart con i fratelli massoni furono ingigantite da alcuni autori in modo da fornire un movente all'avvelenamento, e lo stesso avvenne per le sue imprese nei boudoir con le mogli di altri uomin.